Scuola Secondaria di primo grado di Forgaria Ins. Referente: Marina Marcuzzi 

Hackathon nazionale del Telefono Azzurro

Era un giovedì pomeriggio quando la prof. di Lettere ci comunicò di averci iscritti ad un Hackthon indetto da Telefono Azzurro. Le possibilità di potervi partecipare erano scarse poichè solo una scuola secondaria per regione poteva accedervi. 

Noi, eccitati, chiedemmo:”Che cos’ è un Hackathon?”

La risposta ci è stata prontamente fornita: gli hackathon sono maratone nazionali in cui gli studenti devono progettare soluzioni innovative per la scuola del futuro, anche alla luce dei cambiamenti prodotti dall’attuale situazione che ha significativamente rafforzato l’utilizzo delle tecnologie digitali nella didattica. Tutti i ragazzi devono collaborare e progettare insieme soluzioni.
Potremmo definire un hackathon una maratona di cervelli. 

Sembrava interessante, ma allo stesso tempo pareva estremamente difficile…

Il martedì seguente ricevemmo la grande notizia: la professoressa chiamò la bidella e le disse che la scuola partecipante era la NOSTRA!

Esultammo e pensammo a delle magnifiche idee per il progetto di Telefono Azzurro.

Arrivata la mattina del 4 Febbraio, ci collegammo con le scuole partecipanti al concorso per conoscere il tema sul quale lavorare: progettare un Podcast, un’app, un cortometraggio, un videogioco o altro in cui risolvere i problemi legati ad un cattivo uso dei social e realizzare strategie per navigare in sicurezza, creando un ambiente a misura di ragazzi.

Ci dividemmo in tre gruppi.

Il primo progettò un’ app per cellulare sicura: se fai delle buone azioni si guadagnano più punti. L’app si chiama Safe.

Gli inventori sono Ilaria, Simone, Sofia e Sami.

Il secondo gruppo invece creò un videogioco platform dove c’era un cavaliere che doveva

sconfiggere i virus:molestatori, hacker e truffatori… Quando venivano sconfitti appariva un 

consiglio utile per navigare su siti internet. Il videogioco si chiama Molest Smasher

I creatori sono Giovanni, Adriano, Lorenzo, Andrea, Anya e Jonathan.

Il terzo gruppo infine registrò un video in cui una ragazza disabile è in cerca di amici, ma non sapendo navigare sui social, e fornendo troppi dati personali ad un’ amica virtuale che aveva conosciuto su Facebook, si ritrovò la casa svaligiata.

I partecipanti al cortometraggio sono Giulia, Angelina e Alissa.

Alla fine della mattinata i nostri lavori erano completi.

In tutto questo abbiamo avuto un grande aiuto da tre preziosi aiutanti che, lasciando il loro lavoro, hanno dedicato il loro tempo prezioso a noi:  Giuseppe, Angela e Francesco, quest’ultimo genitore di un nostro compagno di classe che si è offerto, assieme a due suoi collaboratori, di dedicare la mattinata a noi ragazzi.

Abbiamo lavorato senza sosta per quattro ore. Noi eravamo molto contenti dei risultati e anche i prof. ci fecero i complimenti.

La nostra scuola secondaria è da tre anni ormai che partecipa agli Hackathon nazionali e continuerà a.farlo perchè è proprio durante queste sfide che ognuno di noi ha la possibilità di mettersi alla prova con lavori assolutamente diversi dal solito e di conoscere altre persone che propongono idee diverse, innovative, a volte strane, che ci aprono la mente e ci fanno crescere.

Da questo Hackathon abbiamo imparato ad usare meglio i dispositivi elettronici e abbiamo ampliato la nostra creatività.

Ci siamo divertiti molto grazie alla nostra fantasia e al prezioso aiuto degli esperti che ci hanno insegnato a usare i dispositivi elettronici, tante app tra cui Scratch e Pixel art.

E’ proprio con questo spirito che la Scuola Secondaria di primo grado di Forgaria si è attivata per diventare sede per la realizzazione di Hackathon e di MAB con l’utilizzo delle metodologie CBL (Changed Based Learning) durante l’arco dei futuri anni scolastici.

Adriano Del Sordo e Giovanni Della Schiava