La giornata del 25 di novembre è dedicata alle donne, per riflettere, ragionare e per dire NO alla violenza.
La nostra società è ancora pervasa, nonostante le battaglie degli ultimi decenni, da episodi di prepotenza verbale, economica, fisica e psicologica a cui sono sottoposte molte donne. Queste vessazioni, stando ai dati che ci vengono forniti dalle istituzioni, sono aumentate dopo il periodo Covid-19.
Il rapporto di coppia distorto si riversa sui bambini ma anche sui familiari amici e persone e la violenza diventa l’emblema del fallimento della nostra società nel suo insieme. Per uscire da questa spirale è necessario educare al rispetto, educare alla parità, educare all’idea che mai la forza può costruire uno strumento per chiarire aspetti di coppia o di falso amore dichiarato. Diffondere questa educazione nelle scuole fin dalla giovane età è fondamentale per costruire una società migliore per tutti. Parlarne vuol dire rendere le donne che stanno subendo violenza meno sole e che c’è un mondo che cerca di accoglierle e proteggerle.
Appunto per questo, nell’ambito dell’Educazione alla cittadinanza, nella scuola Secondaria di primo grado di Majano è stato realizzato un video che verrà pubblicato a breve sul sito dell’istituto.
In occasione di questa giornata è stato pensato e organizzato un flash mob per coinvolgere indistintamente tutti gli alunni e le alunne e sensibilizzarli verso questo grave problema. La classe Seconda A è stata capofila e ha introdotto l’iniziativa all’intera scuola.
Ovviamente i preparativi sono stati lunghi perché, oltre a danzare sulle note del brano di Lady Gaga “ Til it happens to you”, un gruppo di ragazzi e ragazze hanno suonato, con la chitarra, musica della cultura popolare inglese e le Nostalgie del compositore italiano Marco Cerroni.
La danza è un’arte che ha origini antichissime e che già da sola è simbolo, secondo molti studiosi, di ribellione all’oppressione e alle dure condizioni di vita in generale, simbolo anche di protesta e di libertà da costrizioni e violenza.
Il colore rosso scelto per il flashmob rappresenta la passione che si trasforma in male e diventa una trappola mortale per molte donne.
Alcune allieve della scuola hanno preparato di propria spontanea iniziativa alcuni cartelloni con dei contenuti importanti di denunzia contro questo tipo di violenza. La più grande soddisfazione, per i docenti, è stata quella di vedere più di cento venti ragazzi muoversi all’unisono e poi discutere assieme, con l’intento di imparare e soprattutto di non diventarne complici.
L’evento di cittadinanza attiva è stato possibile grazie alla collaborazione di tutto il personale, del Dirigente Francesco Candido, degli insegnanti nessuno escluso. Un grazie particolare alle allieve Katia e Maria per la loro dedizione.
Coordinatrice dell’iniziativa
prof.ssa Cristina Anselmo

FLASH MOB

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