Buongiorno a tutti,
siamo la classe 1A delle medie di Majano.
In una splendida giornata invernale di sole, in febbraio, ci siamo recati al castello di Susans per visitarlo e fare una passeggiata.
Il complesso è stato edificato dal Conte Fabrizio di Colloredo nel 1636, seguendo il modello di alcune dimore toscane, egli infatti era stato educato e aveva vissuto in quella regione. Precedentemente, a Susans o Suzen, testimonianze scritte del XIV secolo parlano esplicitamente di un castello in relazione alla famiglia dei feudatoari di Pers e poi di Varmo. La rocca fu distrutta nel 1350 a causa delle guerre sanguinose che devastarono il Friuli e nel 1511 fu dato alle fiamme dai contadini, durante la celebre rivolta. Il castello venne danneggiato anche dal terremoto del 1513. Alla fine di questo secolo divenne inabitabile e fu così che nel 1636 il Conte Fabrizio preferì edificarne uno nuovo. La dimora signorile venne abitata fino alla prima guerra mondiale dalla famiglia dei Colloredo.
Il castello possiede quattro torri che nel 1976, durante il terremoto, hanno tenuto compatto l’edificio, evitandone il crollo. Davanti c’è una scalinata
che porta all’interno. La castellana ci ha gentilmente accolti, permettendoci di visitare le varie sale del complesso. La prima esaminata è stata quella dell’ingresso; il pavimento è a palladiana, al centro è situato lo stemma dei Colloredo. Sui muri sono appesi vari quadri raffiguranti cavalieri e uomini nobili. Oltre a quelli abbiamo notato delle piccole stampe che rappresentano trattati di pace o di guerra stipulati con la Repubblica di
Venezia. Proseguendo la visita siamo giunti in un salone dove c’era una stampa raffigurante una città araba. Nei vari corridoi c’erano altre sale,
ognuna abbellita da un cammino a bocca larga. Salendo le scale, a destra, era situata una piccola stanzetta con molti affreschi sul soffitto, di fronte c’era una finestra da cui si poteva godere di una vista spettacolare. Invece,alla fine della scalinata, si estendeva un’enorme sala, oggi usata per pranzi o cene di matrimoni, sulle pareti erano appesi enormi quadri, di cui alcuni ancora in ristrutturazione.
Abbiamo abbiamo chiesto alla castellana se ci fosse qualche leggenda agghiacciante sul castello, ma non ce n’era alcuna.
A fine visita abbiamo fatto un giro nel giardino per scegliere il posto ideale per svolgere la merenda. Fatto questo ci siamo diretti verso la scuola a
piedi, aiutati dalla Polizia Municipale che noi ringraziamo molto.
Ci siamo divertiti un sacco e vi consigliamo vivamente di visitare questo signorile castello.